Mirto (Myrtus communis)
Antonietta 18/10/2012Il Mirto (Myrtus communis) è un arbusto sempre verde della famiglia delle Myrtaceae che conta più di 4000 specie; la varietà communis è l’unica endemica nella flora europea e mediterranea.
Ha foglie ovali, opposte, lucide e verde scuro nella pagina superiore, più chiare nella pagina inferiore, ricche di terpene che le conferiscono il particolare profumo. Fiorisce d’estate con fiori bianchi o leggermente rosati, profumati e delicati con peduncolo lungo che parte dalle ascelle delle foglie; fruttifica in autunno e le bacche sono oblunghe, colore quasi nero con sfumature azzurrognole. Ha proprietà curative e antinfiammatorie, grazie al suo contenuto in olio essenziale, tannino e resine che ne fanno una pianta ricca di proprietà balsamiche conosciuta da millenni.
Il nome si fa derivare da Myrsine, una ragazza Greca che venne uccisa da un giovane che lei aveva battuto durante i giochi. La dea Atena colpita dal suo coraggio e dalla sua forza, la trasformò in pianta di Mirto e nella città di Atene, in suo onore, si celebrarono gare e giochi.
Venere (Afrodite greca) la dea che nacque dalla spuma del mare, usò il Mirto per coprirsi, quando venne fuori dall’acqua.
Gli sposi se ne ornavano il capo e la casa veniva adornata di rami come simbolo di fecondità.
Per gli Ebrei era pianta sacra perché simbolo di grazia divina, gioia e pace. Per i Cristiani il Mirto è associato alla purezza della Madonna per i suoi fiori delicati, bianchi e profumati.
I Romani usavano ornare il capo dei vincitori di battaglie non cruente a differenza dell’Alloro che ornava il capo dei vincitori di battaglie cruente.
Nel Rinascimento fu associata alla fedeltà e all’amore e per questo raffigurata nelle allegorie matrimoniali.
Oggi è largamente usata in cucina come aroma per la cottura della Cacciagione, del Porcetto Sardo, del Liquore di Mirto e molte altre preparazioni che potete trovare nella sezione Ricette.