Innaffiare – Piantine in vaso
Antonietta 26/07/2012Ci sono molti modi di innaffiare le piante in vaso e oggi il mercato specializzato offre tanti attrezzi per farlo anche durante le vacanze, da irrigatori a goccia che vanno posti nel vaso ed erogano una piccola quantità di acqua fino a perle di liquido che si sciolgono lentamente dando alla pianta i liquidi necessari alla sua sopravvivenza. Qui parleremo di alcuni metodi alla portata di tutti, efficaci e semplici: innaffiamento per immersione e per assorbimento capillare.
- Per immersione.
Per le piantine delicate che non devono essere bagnate sulle foglie o sui fiori si dovranno mettere i vasi in un catino capiente e lasciarli a bagno per il tempo necessario ad impregnare tutta la terra.
- Per assorbimento capillare.
Si userà un sottovaso sul quale verrà posto il vaso con la piantina, in commercio ve ne sono di varie forme e materiali tali da essere abbinati agli ambienti nei quali vengono utilizzati. E’ buona regola mettere tra il vaso e il sottovaso uno strato di argilla espansa o sassolini, in questo modo la pianta assorbirà l’acqua nel sottovaso quando ne avrà bisogno, per capillarità, appunto.
Comments (4)
Ciao, io quest’anno mi sono assentata per 5 settimane e ho utilizzato un metodo che devo dire ha funzionato!
Praticamente ho sfruttato il metodo dei vasi comunicanti:
Posizionare dei secchi pieni d’acqua o una vaschetta (io ho utilizzato quella che usavo per lavare i bambini, dipende da quante piante usufruiranno di questo stratagemma) in posizione leggermente più sollevata rispetto al bordo dei vasi. L’acqua di questi secchi sarà bevuta dalle piante attraverso dei cordoncini di cotone (io li ho trovati da un vivaista per circa 5 euro ed erano ricoperti in parte da un tubicino in gomma). Questi verranno inseriti da un lato nell’acqua e dall’altro infilati nel terreno per circa 3 cm di profondità.
Si possono infilare nel terreno anche bottiglie di acqua che rilasceranno quella che serve alla pianta, la loro durata è più breve, appena 4 o 5 giorni. Grazie per il tuo prezioso consiglio, sono certa che in tanti lo seguiranno :)
Ciao!
A proposito dell’innaffiatura delle piante, una domanda: se ci si assenta per qualche tempo, diciamo da due settimane a un mese, ho sentito dire che ci sono in commercio dei tubi di gel a base d’acqua che rilasciano poco a poco la sostanza di cui ha bisogno la pianta. Funzionano bene? Oppure è meglio immergerela pianta in un recipiente pieno d’acqua e sperare che “beva” l’acqua sufficiente da sola?
Grazie!
Ciao Mary, rispondo molto volentieri alla tua domanda con una soluzione pratica e semplice. Per assentarsi 15 giorni senza timore di far soffrire le piante, si può coprirle con un sacchetto di plastica trasparente, tipo quello dei fioristi e fermarlo intorno all’orlo del vaso, con uno spago. In questo modo le piantine ricicleranno la propria umidità assorbendola attraverso le foglie, senza soffrire la sete.
Per piante più grandi, consiglio di infilare una estremità di uno stoppino di 20 cm. circa (fatto con stoffa o spago grosso) nel foro centrale sotto il vaso e lasciare l’altra estremità arrotolata nel sottovaso della pianta; riempire con acqua il sottovaso e per capillarità, la pianta assorbirà l’acqua di cui avrà bisogno, dallo stoppino bagnato infilato nel foro sotto il vaso.
Ti ricordo che l’immersione totale della piantina dentro l’acqua è una pratica che deve durare giusto il tempo di bagnare la pianta. Ciao.