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Vino Cotto, Storia e Ricetta.

Antonietta 24/09/2012

La storia ci dice che il vino cotto è conosciuto da millenni;
Titus Maccus Plautus famoso commediografo romano, conosciuto come Plauto, nel II° secolo a.C. nella sua commedia Pseudolus, scritta per i Giochi Megalesi, ne parla come di una bevanda da servire in un lauto banchetto.
Nel I° secolo d.C. Lucio Giunio Moderato Columella, un soldato romano che divenne scrittore per amore dell’agricoltura, descrive dettagliatamente il procedimento per preparare il vino cotto, nel XII° libro della sua opera sulla coltivazione della terra e gli alberi: De re rustica.
Naturalmente Gaio Plinio Secondo conosciuto come Plinio il Vecchio, il primo grande cronista della storia, che per raccontare l’esplosione del Vesuvio mentre accadeva, morì per le esalazioni e per questo riconosciuto come il primo vulcanologo, cita il vino cotto e il metodo di preparazione di Columella nella sua Naturalis Historia.
Nel XVI° secolo, notizie del vino cotto  giungono da Roma, dove, alla “corte” di Papa Paolo III° , si pensa che  sia così eccelso da meritare di essere usato durante la messa oltre che  da Andrea Bacci nella sua De naturali vinorum historia di vinis italiae che ne descrive il procedimento di preparazione tipico della zona Picena.
Nell’ultimo secolo molte personalità del mondo culturale hanno descritto a vario titolo, la bontà del vino cotto. Appare straordinario che alle soglie del III° millennio questa che possiamo ben definire manifestazione della creatività dell’uomo, abbia attraversato i secoli senza essere scalfita, dimenticata o manipolata e sia giunta fino a noi intatta.
Il vino cotto è una preparazione ricca di elementi come Polifenoli, Tannini, Vitamine e Sali minerali che hanno proprietà antiossidanti, corroboranti, e calmanti della tosse nelle affezioni dei bronchi ( qualcuno potrebbe ben dire che un bicchierino di vino cotto caldo stenderebbe anche un elefante, figurarsi un batterio!). Il momento migliore per preparare il vino cotto è quando l’uva  (Vitis vinifera) è matura. Vale la pena ricordare che si possono adoperare anche le uve da tavola (Vitis labrusca).
Non dovrebbe servire ripetere che l’uva deve essere biologicamente sana per non ritrovare anticrittogamici o insetticidi nello sciroppo. Questa preparazione è adatta ad essere fatta in casa, senza pretese di invecchiamento in botti di rovere, cottura in paioli di rame su fuoco di legna e verghe di ferro per mescolare, e non per questo meno nobile delle preparazioni più blasonate.
Per questa ricetta facile e deliziosa, ricordiamo e ringraziamo Marianna e Lorenzo.


 Occorrente:

  • 2 chili di uva da vino bianca o nera,
  • pentola e schiumaiola d’acciaio, paletta di legno,
  • scodella di plastica o di porcellana,
  • bottigliette con tappo sterilizzate.

Se non è l’uva del vostro orto, lavatela e lasciatela sgocciolare e asciugare bene.
Separate le bacche dai pedicelli e mettetele in un contenitore capiente di porcellana altrimenti andrà bene anche una scodella di plastica.uva bianca

Schiacciate le bacche tra le mani e lasciate macerare per 48 ore coperte con un telo.
Nella macerazione, a piacere, potete mettere un baccello di vaniglia aperto in due longitudinalmente o altro aroma.
Passato il tempo di macerazione, filtrate con un telo il succo ( ci vorranno 4 o 5 ore) e mettete sul fuoco dolce mescolando di tanto in tanto. Deve ridursi fino a 30 su 100 di partenza (se non siete certi delle misure, fate qualche misurazione di prova con acqua nella pentola e un boccale millimetrato per essere sicuri che il risultato sia ottimale). Se non avete una cucina a legna o ad induzione o elettrica, potete usare uno spartifiamma per la diffusione omogenea del calore.uva nera

A cottura ultimata avrete uno sciroppo denso da travasare in bottigliette che avrete tenute al caldo; si conserva per 2 anni circa e si consuma dopo qualche mese. Si utilizza nei dolci tipici come i Calzoncelli e il Sanguinaccio, sul gelato o sul ghiaccio tritato; caldo, in piccole quantità, è un ottimo sedativo della tosse in stati febbrili e di raffreddamento.

Qui sono  disponibili notizie e curiosità sulla pianta e il frutto della Vite,  tra storia e leggende, con uno sguardo alle proprietà officinali e preparazioni galeniche, che aiutano a combattere alcuni disturbi.

Qui trovate ricette con l’Uva, bianca e nera.

 

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