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Il Castagno, Castanea sativa

Antonietta 23/10/2012

Appartiene alla famiglia delle Fagaceae  o Cupolifere ad alto fusto e grandi dimensioni.

  • Ha la corteccia grigia con screpolature verticali e le sue foglie sono lanceolate con margini seghettati. In Europa è l’unica pianta della specie Castanea, anche se negli ultimi anni si è cercato di innestare la pianta europea sulla pianta di Castagno giapponese (Castanea crenata) molto resistente agli attacchi di funghi e insetti come la tignola del castagno; si è tentato con successo anche di creare un ibrido delle due specie per motivi di opportunità produttiva.
  • L’albero di Castagno, fiorisce tra Giugno e Luglio; i suoi fiori maschi, cilindrici e giallini, sono riuniti in gruppi lungo un asse o amento, quelli femminili sono verdi e crescono alla base dell’asse pendulo o amento ed emanano un odore particolare che ricorda il pane appena sfornato.
  • I suoi frutti crescono nel riccio, un involucro spinoso che al momento della maturazione cade e si apre in 4 spicchi; può contenere da 1 a 3 frutti.

Le Castagne hanno buccia spessa colore marrone scuro lucido, al di sotto di essa vi è una pellicola sottile marrone rossiccio che racchiude la parte farinosa che costituisce il frutto.
Il Castagno viene coltivato in tutta l’aria del Mediterraneo, dai 200 ai 1100 metri di altitudine; nel nord Europa è stato sicuramente importato dall’uomo che per secoli ne ha  apprezzato le proprietà curative e l’alto valore nutritivo; pianta antichissima e diffusa  fin dal Miocene Superiore, epoca in cui si sono trovate traccie di questo gigante della flora terrestre.

Il Castagno è uno degli alberi che non cresce nelle zone ad alta densità calcarea del terreno, ama infatti i terreni freschi, acidi, siliceo-argillosi e permeabili.
Si riproduce per seme e per innesto; è un albero che fruttifica dopo 20 anni dall’impianto e data la sua mole (può arrivare ad una altezza di 30 metri), non è da considerare pianta da giardino.
Viene coltivato per i frutti e per il legno pregiato in tutta Italia, specialmente nella zona del Salernitano; l’Italia è infatti la maggior produttrice mondiale, prima della Francia e la Spagna. Ricordiamo che è considerata una pianta mellifera, fornisce polline per la produzione di un miele particolarmente scuro e aromatico con un gusto deciso e retrogusto amaro.
Tra le varietà di castagne più note,  ricordiamo:

  • il Marrone Fiorentino e il Marrone di Avellino, che danno un solo frutto per riccio, adatte per la preparazione dei marrons glacés;
  • altre varietà di grossa pezzatura come la Marrubia, il marroncino di Melfi e la Garrone, sono parimenti utilizzate per la canditura e in generale nelle preparazioni dolciarie;
  • le varietà piccole come la Montanina, sono adatte per la produzione di farine.

Tutte le parti della pianta sono utilizzate in erboristeria per preparazioni medicamentose, ad eccezzione delle radici.

Per notizie storiche, curiosità e impiego in erboristeria, vi rimandiamo alla sezione Star Bene, dove troverete articoli dedicati.

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