Tabù, Divieto Rituale
Antonietta 27/12/2012Vi sono tradizioni che attivano o dovremmo dire attivavano restrizioni comportamentali atte a proteggere momenti importanti nella vita dei componenti della comunità; significativamente erano gli anziani a detenere la responsabilità che determinate tradizioni fossero rispettate, conservate e tramandate. Ecco la descrizione di “divieto rituale” che coinvolgeva la comunità.
In alcuni paesi del sud Italia, prima delle nozze, si trasportavano in corteo oggetti di arredamento, vestiario e biancheria, fino a casa dei futuri sposi; tutti coloro che partecipavano al corteo, avevano l’obbligo di non voltarsi mai indietro, pena la perdita di tutti i beni trasportati. Erano le donne anziane della comunità che chiudevano il corteo e davano voce agli avvertimenti. Voltarsi indietro era considerata una sfida che avrebbe avuto anche conseguenze nefaste sulla vita della coppia.
Queste tradizioni di divieti sociali o individuali hanno molto in comune con i tabù che negli anni tra il 1770 e il 1780, Cook descrisse nei suoi viaggi in Polinesia, quando, alle sue domande su alcuni particolari comportamenti delle comunità visitate, in risposta riceveva la parola “ ta pu” che possiamo tradurre con straordinario piuttosto che interdetto o proibito.