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Quaresima

Antonietta 11/02/2013

La tradizione Cristiana vuole che nei 40 giorni della Quaresima si tenga un atteggiamento mesto o contenuto. Questo tempo è considerato un periodo da dedicare alla introspezione spirituale nella propria vita e nella propria anima. La tradizione vuole anche che non si facciano feste durante questi 40 giorni; naturalmente può capitare che non si possa rimandare qualche avvenimento, come un matrimonio. A volte succede che il Sacro si unisca al Profano dando origine a riti o gesti apotropaici che sono ritenuti assolutamente necessari per poter annullare gli scenari futuri negativi di un matrimonio celebrato nei giorni di Quaresima. Noi parleremo solo di quelli dei quali ci sono state fornite  testimonianze dirette.
Questo descritto è un  rito fascinatorio o superstizioso eseguito negli anni ’60 in una cittadina del Salernitano, dopo tale data non si è  avuta  notizia di una sua ripetizione in altri luoghi.

Si riempie un pezzetto di telo bianco senza pieghe, cuciture o segni con cenere di Salvia e Mirto, si porta alla funzione matrimoniale e si aspetta la benedizione. Prima che gli sposi entrino nel locale dove sono attesi da tutti per i festeggiamenti, si mette la cenere in un piattino bianco e si pone all’ingresso. All’arrivo degli sposi si rompe il piattino sulla soglia, si raccoglie un pizzico di cenere e si pone sulla testa degli sposi. Questo rito fascinatorio o superstizioso è stato eseguito negli anni ’60 in una cittadina del Salernitano, dopo tale data non se n’é avuta più notizia.

La scelta delle piante non è casuale, la Salvia è la pianta che nella cultura Cristiana è sacra a Gesù. Si narra che durante la fuga della Sacra Famiglia in Egitto, la pianta nascose Gesù ai soldati e che per questo la Madonna la benedì donandole le virtù curative che le sono riconosciute anche dalla  medicina ufficiale. La storia delle virtù e delle leggende di questa piantina è molto antica tanto da meritarsi un articolo dedicato che trovate qui.

Il Mirto per gli Ebrei era il simbolo di grazia divina, pace e gioia.
La pianta simboleggia la purezza e l’umiltà della Madonna per la delicatezza e il candore dei suoi fiori.
Il Mirto ha una storia millenaria che merita un approfondimento che potete trovare in questo articolo dedicato.

 

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