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Rosa canina: Storia, Curiosità, Virtù terapeutiche.

Antonietta 20/02/2013

La Rosa canina è un arbusto antichissimo, ne sono state rinvenute tracce in alcuni siti archeologici in Svizzera tra le palafitte. Le prime testimonianze scritte le ritroviamo nell’Edda, liriche in antico Islandese che risalgono al VIII° o IX° secolo. Si deve a Plinio il vecchio il nome poco romantico per un fiore con colore e profumo tanto delicati,  affermava infatti che la pianta aveva guarito un soldato dalla rabbia  malattia trasmessa dai cani.
Da secoli è considerata la pianta che cura tutti i mali tanto che in Germania veniva tradizionalmente mangiata nella notte di Capodanno per preservarsi dalle infezioni.
Della Rosa canina si utilizzano le foglie, i fiori, i frutti e i semi. Nella medicina popolare si utilizza anche la galla, sorta di escrescenza sferica che si sviluppa in seguito alla puntura di un insetto, il Rhodites rosae.
Per la conservazione ad uso terapeutico, si utilizzano le foglie e i cinorrodi dopo averli essiccati all’ombra e stipati in un luogo fresco e asciutto, in sacchetti di carta del tipo che si utilizza per il pane. E’ ricca di tannino, acido gallico, vitamina C e olio essenziale; in medicina naturale le sue parti sono ampiamente utilizzate per le proprietà astringenti,  toniche, remineralizzanti e  oftalmiche. I petali vengono usati per addolcire le bevande, come  rinfrescanti, nelle affezioni della faringe e come lassativi leggeri.
Le foglie sono utili nel contrastare la diarrea, calcoli renali e calcolosi vescicali.
I frutti, cinorrodi, sono ricchi di vitamina C che è presente in quantità massiccia rispetto per esempio al limone ( 15 volte superiore!) oltre alle vitamine del gruppo  K, P, B¹, B¹²,  A, carotenoidi e  acidi organici che li rendono adatti a curare la diarrea cronica dei lattanti e dei bambini oltre che astringente e rimedio contro la ritenzione di urina.
Le galle  sono utilizzate nella preparazione di diuretici, nelle nefriti e come tonico contro l’affaticamento.
La peluria che avvolge gli acheni, in tempi passati è stata usata come vermifugo nei lattanti e nei bambini, veniva assunta a digiuno, in forma di macerato, con un cucchiaino di miele.
Il macerato glicerico è utile per combattere moltissime affezioni delle vie respiratorie  oltre che come antinfiammatorio.
In cosmetica, la Rosa canina viene utilizzata per le sue proprietà lenitive, tonificanti e astringenti.
Sulla pelle grassa o mista esplica azione astringente e detergente senza disidratare.
Sulla pelle rilassata, agisce come tonificante donando elasticità e luminosità.
Dai suoi petali leggermente profumati si ottiene l’acqua di rose conosciuta da secoli come  vellutante per la pelle  e antirughe.

In questo articolo sono descritte  le preparazioni  adatte alla  cura delle malattie e alla cura della pelle.

Nella sezione Orto e Giardino, trovate l’articolo sulle notizie di botanica dedicato alla Rosa canina.

Per le ricette di cucina, in questo articolo è disponibile  la descrizione e il video della Composta di Rosa canina.

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