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Melograno: Storia, Curiosità, Virtù Terapeutiche.

Antonietta 07/11/2012

Il Melograno è un albero conosciuto e apprezzato fin dall’antichità; i suoi frutti sono storicamente legati a concetti simbolici, religiosi e magici addirittura. Questa pianta particolare, ha attraversato i tempi e le culture del mondo orientale ed occidentale  lasciando il  suo segno  simbolico negli stemmi cittadini, sugli abiti rituali, nella pittura, nella scultura, in medicina.

Simbolo per eccellenza di fecondità, amore e amicizia, pare che fosse proprio il melograno il frutto del giardino delle Esperidi che caratterizzò tante storie del mondo antico degli dei e degli eroi. Ricordiamo l’episodio mitologico di Demetra che dovette dividere la sua Proserpina (Core o Persefone), con il dio degli inferi Ades per 6 mesi all’anno perché ella aveva assaggiato i chicchi di melagrana e coloro che mangiavano il cibo degli Inferi non potevano più lasciare quel regno oscuro.

Per gli Ebrei il melograno è sempre stato presente sugli abiti, sul fronte del Tempio di Salomone e nei rituali per via dei suoi semi che sarebbero 613 come le prescrizioni scritte nella Torah; così come a forma di melagrana sono i gusci d’argento che proteggono i rotoli quando sono riposti.

Nella Bibbia, nei racconti della Terra Promessa, il Melograno è tra i sette alberi con frutti speciali descritti.

Il melograno nella storia

I Romani lo conobbero come Punica granatum, perché fu proprio durante le guerre Puniche che il frutto e la pianta cominciarono a viaggiare in Europa, e granatum per via dei suoi fiori di un rosso acceso inconfondibile.

Il frutto del Melograno è considerato simbolo di armonia e concordia, sotto la sua dura scorza infatti, si cela una armonica formazione di semi tanto bella che fu scelta dalla città di Cirene come simbolo di collaborazione sociale durante il suo periodo di massimo splendore, nel 1° secolo A.C..

In Grecia, quando si acquistava una casa nuova, si usava regalare, come auspicio di benessere, fertilità ed abbondanza, i frutti di Melograno da mettere sull’altare domestico. Questa usanza si è conservata fino al secolo scorso e nei paesini ancora resiste.

Il melograno nella religione

Per il Cristianesimo, la Melagrana è il simbolo del Martirio e della Passione, infatti, molti sono i dipinti che vi fanno riferimento attraverso il frutto, come i dipinti di Botticelli e Leonardo da Vinci.

Per gli Induisti, uno dei nomi del dio Ganesha è Bijapuraphalasakta  “Colui che gradisce la frutta dai molti semi”.

Come pianta medicinale

Tutte le sue parti sono adatte ad essere usate in erboristeria per le specifiche proprietà medicinali.
Corteccia, radici, fiori e foglie.

  • Le radici si raccolgono tutto l’anno, sono ricche di tannino e hanno proprietà astringenti e antisettiche.
  • I ramoscelli si raccolgono quando sono molto giovani e più facili da sbucciare.
  • I frutti si raccolgono in Autunno, hanno proprietà antiossidanti.
  • Le bucce e la corteccia sono ricche di tannino, per questo sono usate come vermifugo.

 

Il Melograno è una delle piante usate nella medicina Ayurveda.

Tutta la pianta è ricca di elementi utili al nostro benessere: i Polifenoli, i Flavonoidi, l’Acido Ellargico e Vitamine, Sali Minerali, Zuccheri e Fibre.

Molti ricercatori, in molte università americane,  europee e alcune nazioni del Mediterraneo, sono impegnati nella osservazione delle qualità medicinali di questo frutto, come la dottoressa Martins-Green della California University di Riverside, che nei suoi studi ha confermato le grandi proprietà che il succo di melagrane ha evidenziato:

  • la capacità di rallentare la crescita e la migrazione delle cellule cancerose in altre sedi del corpo;
  • la protezione del cuore dalle placche arteriosclerotiche;
  • la cura della depressione e la fragilità delle ossa causate dalla menopausa;
  • la capacità di contrastare attivamente i tumori del polmone, della prostata, del seno e della pelle;
  • la proprietà di prevenzione e cura delle disfunzioni erettili.

Vi sono molti altri benefici che aspettano conferme scientifiche, come la supposta prevenzione dalla malattia di Alzheimer o la protezione del tubo neurale nel cervello neonatale.

In genere si raccomanda di bere un bicchiere di succo di melagrana al giorno ad eccezione delle persone  diabetiche che, dato l’alto contenuto di zuccheri, devono astenersi dal consumo anche se non è proibito un assaggio una tantum.

Per approfondire

In questo articolo trovate alcune preparazioni galeniche per prevenire e curare alcune malattie.

Nella sezione “Ricette”, vi sono conserve dolci di Melagrane spiegate in forma scritta e in video.

Nella sezione “Orto e Giardino”, trovate le notizie botaniche sul Melograno.

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