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Infuso: come, dove, quando e perché.

Antonietta 17/09/2013

L’infuso si ottiene versando liquido su foglie, gemme, fiori, frutti o droghe, ricchi di aromi e profumi, dai quali si vuole estrarre il principio attivo di cui si ha bisogno, lasciando agire per un tempo che va da 3 minuti a 8 ore e utilizzando il liquido ottenuto dopo averlo filtrato accuratamente.  English here.

L’ infusione si può ottenere in due modi:

  • infusione calda,
  • infusione fredda.

INFUSIONE CALDA.
Gli infusi con liquido caldo si ottengono versando il liquido scelto, scaldato ad una temperatura che va da 30°C a 90°C,  su uno o più ingredienti,  dai quali si vuole estrarre il principio attivo. Il tempo di infusione varia da 3 minuti al tempo necessario per il raffreddamento completo del liquido scelto ed oltre, in base all’uso a cui è destinato. E’ il metodo più utilizzato perché di facile e immediata realizzazione. Le infusioni calde possono essere ottenute con:

  • acqua calda,
  • olio caldo.

Infuso con acqua calda.
Si scalda la quantità prevista  di acqua fino a 95°C, si versa sulle erbe, si copre e si lascia in infusione per un tempo che va da 3 a 10 minuti (dipende dalle erbe); trascorso il tempo, si filtra con un colino a maglie strette e si utilizza. Questo metodo si usa per estrarre in modo veloce i principi attivi delle erbe; tutte le erbe, fresche o essiccate, possono essere utilizzate per gli infusi, che vanno consumati entro 24 ore. Gli infusi così preparati, possono essere utilizzati per uso esterno, interno e orale.
Uso esterno.

  • Si utilizza per bagni, semicupi, pediluvi e  impacchi, versando l’infuso filtrato  nell’acqua calda da utilizzare.

Uso interno.

  • Se si utilizzano i principi attivi delle erbe attraverso i suffumigi, l’infuso va versato in acqua caldissima, inspirando i vapori, che devono essere caldi ma non bollenti.
  • Le inalazioni vanno eseguite con infuso freddo o tiepido.
  • Le irrigazioni vaginali vanno eseguite con infuso tiepido o freddo.

Uso orale.

  • Le dosi consigliate per uso orale, sono 2 o 3 tazze da tè di infuso al giorno, da assumere prima, dopo o lontano dai pasti, secondo prescrizione. L’uso orale dei principi attivi, estratti  dalle erbe e dalle droghe,  è consigliato per alleviare indisposizioni lievi e per beneficiare degli effetti rilassanti e rivitalizzanti.

Infusione con olio caldo.
Si prepara versando 500 ml di olio (olio di girasole, olio extravergine d’oliva,…) in un contenitore resistente al calore e si aggiungono 250 grammi di erbe essiccate o 500 grammi di erbe fresche; si fa cuocere a bagnomaria o in un bollitore doppio, per 3 ore circa, a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto; trascorso il tempo, si filtra tutto con un telo (mussolina, cotone,…).  Quando tutto l’olio sarà filtrato, chiudere bene il telo e spremere con un torchietto o con lo schiacciapatate, per estrarre ogni residuo benefico dalle erbe.
Questo metodo si utilizza per estratte i principi attivi dalle erbe con molte foglie: Centonchio (Stellaria media), Ortica (Urtica Dioica), Rosmarino (Rosmarinus officinales),…).

 

 

 

 

L’infuso con olio caldo così ottenuto, si utilizza in molti modi.

  • Massaggio: per alleviare le affezioni dolorose all’apparato scheletrico, articolazioni, contusioni, distorsioni, artrite, osteoartrite; si massaggia delicatamente la parte dolorante fino a completo assorbimento dell’olio.
  • Unguento: per alleviare irritazioni cutanee, eczemi, psoriasi, affezioni allergiche cutanee; si stende una piccola quantità di olio sulla affezione cutanea e si protegge con garza sterile. La garza va cambiata ad ogni trattamento.
  • Crema: l’olio così ottenuto viene usato anche come base per la preparazione di creme.

Si conserva in bottiglie scure, in luogo asciutto e buio, per un anno.

INFUSIONE FREDDA.
Al pari degli infusi caldi, gli infusi freddi si ottengono versando liquido freddo sulle erbe, una combinazione di erbe o droghe, tagliuzzate o ridotte in polvere, per estrarre solo alcune sostanze, perlopiù volatili, che con il calore andrebbero disperse o quando si vuole estrarre dalle piante solo alcuni componenti. L’Altea (Althaea officinalis) per esempio, infusa in acqua fredda, rilascia solo mucillagine. Il tempo di infusione va da 30 minuti ad alcune ore, in base all’erba utilizzata; si immerge in acqua fredda la droga o l’erba e si lascia in infusione per il tempo previsto, trascorso il quale, si filtra attraverso un colino a maglie strette e si utilizza.
Quando il tempo di infusione degli ingredienti scelti, supera le 8 ore, non si ha più una infusione ma una macerazione e i liquidi impiegati in questo particolare modo di estrazione dei principi attivi, possono essere molti (vino, aceto, birra, alcool, …).

Alcuni consigli per utilizzare al meglio gli infusi.

  • Utilizzate acqua poco calcarea o minerale naturale (con basso residuo fisso).
  • Utilizzate recipienti di acciaio o smaltati, di buona qualità.
  • Gli infusi con acqua bollente, ad uso orale, vanno utilizzati a temperature non superiori a 50°C.
  • Per dolcificare gli infusi ad uso orale, è preferibile il miele.
  • Per la preparazione dell’infuso, tenete conto che una piccola parte di acqua viene assorbita dalle erbe, quindi aggiungete qualche cucchiaiata di acqua in più, rispetto alla quantità prescritta.
  • Come già detto, l’infuso va utilizzato subito; se necessario si può conservare in frigo per 24 ore; fanno eccezione gli infusi con olio, che possono essere conservati  fino ad un anno, in bottiglie scure,  in un luogo asciutto e fresco.
  • Prima di utilizzare le vostre preparazioni estetiche sul corpo, è consigliabile provarne una piccola quantità  su una parte nascosta della pelle ( gomito,  coscia,…), senza lavarla via  per  8 – 12 ore, per essere certi di non avere allergie o intolleranze.

 

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