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Il Riso: Storia, Curiosità, Virtù Terapeutiche.

Antonietta 22/04/2013

Il riso è presumibilmente nato 12000 anni fa sulle pendici dell’Himalaya e nelle zone dell’Asia orientale. Alcuni reperti e testimonianze rinvenuti in Asia, fanno presumere che intorno a 10000 anni fa, fosse già utilizzato come alimento.
In Grecia, il riso fu portato da Alessandro Magno, di ritorno dalle spedizioni nelle valli dell’Eufrate e dell’Indo.

I Romani  tuttavia, lo ritenevano tanto raro e  prezioso da pagarlo a peso d’oro; le matrone lo usavano per maschere di bellezza e Galeno lo consigliava come rimedio alle malattie; l’uso in cucina era molto raro, fatta eccezione per i gladiatori che se ne cibavano per essere ben nutriti e in forma per affrontare  i giochi gladiatori.

Nel 711 circa, in seguito alla conquista della Spagna da parte dei Musulmani, il riso fu introdotto in Europa occidentale e subito coltivato nei territori della Comunidad Valenciana, ricca di zone umide che ben si prestavano alla produzione di questo cereale, anche se il documento più antico che si conosca, con notizie certe ( Llibre del Repartiment de Valencia), testimonia che nel 1238 vi erano territori con risaie conquistati e assegnati da re Giacomo I° d’Aragona ai suoi collaboratori.

Intorno al XV° secolo, ad opera degli Arabi, la coltivazione si diffuse in Africa settentrionale e orientale, fino al Madagascar.
Nel 1468, in Italia, venne approntata la prima risaia moderna ad opera di Leonardo Colto dei Colti, con l’invio della richiesta,  alla signoria dei Medici a Firenze, di poter coltivare il Riso Nostrale (alto 120 centimetri circa)  nella Pianura Padana. Il filosofo Simone Porta, racconta però un’altra storia, pare infatti che la prima coltura di riso si ebbe nel territorio di Salerno  e Paestum  rendendo probabile che, dalla Scuola Medica Salernitana e dal Monastero di Monte Cassino, la piantina sia migrata nel corso dei secoli fino in Toscana, nella pianura del Po, nei territori piemontesi e nel pavese.
La coltivazione fu diffusa così anche nelle zone di Milano e Pavia, ad opera degli Sforza che nel XV° secolo, favorirono la produzione di questo cereale e ne proibirono l’esportazione dei semi fuori dai loro territori.
Nel XIX° secolo, ci fu la diffusione capillare di questo particolare tipo di produzione cerealicola nei territori Piemontesi, grazie alla costruzione del canale Cavour e ad un tipo di seme molto resistente, il Chienese, proveniente dalle Filippine.

Nel 1925 con la nascita della Stazione Sperimentale della Risicoltura del Vercellese, si ebbe un salto di qualità nella produzione del riso,  con la sperimentazione del primo incrocio di due varietà;

  • nel 1937 l’incrocio del Vialone con il Nano diede origine al Vialone Nano conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, il capostipite dei risi italiani;
  • nel 1945 l’incrocio del Vialone con il Lencino diede origine al Carnaroli.

Si racconta che, per tradizione, si usassero gli animali, per distinguere la qualità del riso;  il gallo  ad esempio, rappresentava le qualità  più pregiate.
Oggi il riso è il sostentamento principale di metà della popolazione mondiale, con 115 paesi che in misura diversa, coltivano ed esportano in tutto il mondo questo cereale con l’Italia  al primo posto nella classifica dei  produttori europei.

Pressoché tutte le civiltà considerano il riso ben augurante:

  • in Occidente viene lanciato agli sposi nel giorno delle nozze, come augurio di una vita felice;
  • in Oriente il riso fa parte di molti riti propiziatori; le donne con la farina di riso, fanno disegni sull’uscio per augurare buona salute agli abitanti della casa;
  • gli sposini lo ricevono in dono come segno di prosperità e lunga vita;
  • in Indocina, in India e altri paesi limitrofi, si crede che i chicchi siano abitati da entità, da ingraziarsi prima di procedere alla loro semina;
  • in alcune zone dell’Indonesia, vi sono sacerdoti del riso che indicano quali sono i giorni e le ore adatte per la coltivazione di questa graminacea.

Proprietà terapeutiche del riso.

  • La parte del riso usata a scopo officinale è l’amido del seme, un potente antinfiammatorio naturale per gli stati acuti e cronici dell’intestino.
  • La polvere finissima del riso, detta salda, mescolata ad acqua bollente, diventa una poltiglia torbida che viene utilizzata per guarire la diarrea di lattanti e adulti.
  • Nella sua forma integrale, ha proprietà rinfrescanti, nutrienti e rimineralizzanti che ne fanno un alimento adatto negli stati di prostrazione e debilitazione, proprietà che il Riso raffinato perde durante le ripetute brillature.
  • Viene consigliato in caso di malattie all’apparato respiratorio, apparato renale ed urinario, irritazioni dell’apparato intestinale dei bambini, infiammazioni della pelle e ulcere gastroduodenali.
  • In cosmetica, la farina di riso è considerata un toccasana per maschere emollienti, la polvere viene utilizzata per la sua azione protettiva della pelle e come delicato detergente.

Altre notizie sono disponibili nella sezioni  “Ricette”,  nella sezione “Orto e Giardino”  e in questa sezione in  “Disturbi”

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