Ulivo (Olea europeae).
Antonietta 15/11/2022E’ una pianta che può raggiungere i 13 metri di altezza molto frondosa. Ha origini nel vicino Oriente, come raccontano testimonianze Sumeriche arrivate fino a noi e può arrivare a 600 anni di vita anche se si hanno notizie di alberi ben più longevi. L’Olivo cresce in zone temperate ma vi sono zone prealpine che hanno microclimi adatti alla sua coltivazione come testimoniano le produzioni in prossimità di alcuni laghi, come il lago di Garda.
E’ una pianta che ha un fusto contorto per via di una particolarità specifica cioè quando la chioma dell’albero cresce e si allarga diventando pesante, la pianta fa morire la parte centrale del tronco in modo da allargare ad anello il suo fusto e dare così più sostegno alla chioma e nel contempo allungare le sue radici alla ricerca di nutrimento.
Ha foglie lanceolate di colore grigio-verde nella pagina superiore e grigio-argento nella pagina inferiore ed ha fiori molto piccoli, bianchi, riuniti in grappoli (racemi) che compaiono in Primavera;
il frutto è una drupa carnosa di colore verde che diventa nera a completa maturazione, può essere grossa o piccola a seconda della varietà, con all’interno un seme grosso o piccolo anch’esso a seconda della varietà considerata. Negli ultimi anni va affermandosi una vecchia tradizione cioè raccogliere i semi delle olive per utilizzarli come combustibile o per la confezione di materassi e cuscini.
I frutti si raccolgono da Novembre a Gennaio per essere spremuti a freddo e ricavarne olio.
La riproduzione della pianta avviene per talea, in Primavera si procede alla potatura dei rami vecchi o malati, in genere si tende a potare i rami che sono stati molto fruttuosi in modo da dare alla pianta la possibilità di nutrire i rami giovani che fruttificheranno negli anni seguenti.
L’Olivo fruttifica dopo 7 anni dall’impianto e non ha particolari esigenze, è infatti un albero che cresce su qualsiasi terreno infatti non è raro vedere, specie sulle coste del sud Italia, terrazzamenti di olivi a strapiombo sul mare proprio perché sopporta bene terreni scoscesi e impervi oltre all’aria salmastra.
L’Italia produce ¼ della produzione mondiale di olive con la predominanza delle regioni Puglia e Calabria e vanta 150 varietà di Olivi: il 2022 è da molti considerato “Annata di Carica” con abbondante raccolta di frutti (drupe).
Ci sono molti modi di raccogliere le olive, uno tra questi consiste nello stendere sotto le piante le reti nelle quali cadono i frutti maturi, che vengono raccolti , messi in sacchi di materiale traspirante e portati ai frantoi per la spremitura. Per avere un ottimo olio, le olive raccolte devono essere giunte a metà maturazione.
In Italia ci sono 150 cultivar di olivo che diventano 395 per piccole differenziazioni tra una stessa varietà coltivata in due posti diversi anche appartenenti alla stessa regione geografica oltre che per la diffusione dell’olivicoltura. Gli Olivi si possono classificare in tre categorie, in base alla loro destinazione finale:
- Cultivar da olio, sono piante che danno una drupa piccola o media, hanno una resa buona in olio e per ragioni estetiche come la deturpazione causata da scarsa resistenza ad alcune avversità (clima, malattie, …) non sono ritenute adatte alla conservazione.
- Cultivar da mensa, sono piante adatte alla produzione di olive da conservazione, di grossa pezzatura e facili da raccogliere anche con mezzi meccanici, hanno bassa resa in olio ma sopportano la manipolazione senza danni apparenti.
- Cultivar a duplice attitudine, sono olivi che danno drupe di media pezzatura adatte ad essere trasformate in olio ma anche ad essere usate per la conservazione.
In alcune zone d’Italia, le olive piccole oltre che per l’olio vengono tradizionalmente conservate per essere consumate (Olivo Pisciottano).
Vi sono poche differenze tra le varie cultivar, in generale si prendono in considerazione il portamento e la vigoria della pianta per una differenziazione morfologica.
- La vigoria fa riferimento alle sue caratteristiche complessive di crescita più o meno lenta.
- Il portamento riguarda prevalentemente lo sviluppo della chioma che può essere:
assurgente quando si sviluppa verso l’alto, con ramificazioni globulari;
espansa quando la chioma si sviluppa in senso orizzontale;
pendula quando l’albero ha rami esterni che tendono a ricadere verso il basso.
In questo articolo vi sono notizie storiche, curiosità e virtù terapeutiche della pianta di olivo.
Le malattie che si possono curare con le foglie, l’olio e la corteccia dell’olivo sono descritte nelle sezione “Star Bene”.
Nella sezione “Ricette”, vi sono elencate alcune preparazioni casalinghe per conservare le olive.