Pisciotta fra Storia e Mercatino del riciclo
Antonietta 10/06/2014La spazzatura è un problema che ci affligge quotidianamente, tanto da angosciarci quando ascoltiamo e vediamo notizie tragiche che arrivano da zone martoriate dall’incuria e dall’indifferenza, che in pochi anni hanno portato ad un inquinamento che resterà nella storia: l’inquinamento della terra dei fuochi. Perché mai non siamo riusciti a concentrare le nostre forze contro lo scempio che vediamo intorno a noi? Quale mondo vogliamo lasciare ai nostri figli o ai nostri nipoti? La maggior parte di coloro che vivono quotidianamente questo stato di fatto, ripone speranze nelle nuove generazioni, lavorando affinché siano indotte a comportarsi meglio di quelle passate e imparino a gestire e riciclare i rifiuti prodotti ogni giorno, in modo da non soffocare se stesse e il nostro pianeta.
Si fa un gran parlare di come indottrinare i giovani, distratti se non indifferenti ai problemi dell’inquinamento, che quando si vedono bambini e ragazzi attenti, partecipativi e creativi, si ha la piacevole certezza che il grosso del lavoro viene fatto senza clamore, giorno per giorno, da insegnanti che definirei illuminati.
Non stupisce quindi che la partecipazione più attiva e interessata ai problemi dell’inquinamento, sia tra i bambini delle scuole primarie dei piccoli paesi, come si può evincere dai molti articoli dedicati. Anche nel meridione d’Italia!
Nonostante gli stereotipi più comuni ci consegnino, spessissimo, un Sud abbandonato a se stesso e malavitoso, ci sono realtà sane, oneste e proiettate al futuro, dove persone che vivono e lavorano in queste terre, cercano con fatica di educare i piccoli, al rispetto per il territorio.
Sabato 7 Giugno, a Pisciotta, si è svolta la manifestazione “Progetto Storia Locale” con “Mercatino del riciclo” che ha impegnato gli alunni delle classi elementari dell’Istituto Comprensivo Statale Alessandro Pinto, nella preparazione dei lavoretti fatti a mano con l’utilizzo di materiali riciclati, con la guida attenta degli insegnanti. Sul lungo banco preparato per la manifestazione, c’erano in bella mostra ricerche e temi scolastici sulla storia antica e moderna del paese; racconti di com’era una volta Pisciotta, della vita e delle persone che abitavano questa terra che in tempi non molto lontani, è stata un centro strategico di riferimento per la legalità.
In questo piccolo borgo di 2800 anime circa, arroccato su una collina a ridosso del mare, in tempi non molto remoti, c’era la Scuola di Avviamento che preparava i giovani ad entrare nel mondo degli adulti, sviluppando le loro inclinazioni artistiche o professionali, arricchendoli con un bagaglio di cultura e conoscenza tale, da aprire le porte ad una maturità consapevole.
Oggi la Scuola di Avviamento non esiste più e tutto il lavoro di preparazione alle scelte future, viene lasciato agli insegnanti che più delle famiglie, sono a contatto stretto con gli studenti e sono in grado di analizzare e percepire le loro inclinazioni.
Oltre a ricerche storiche, erano in bella mostra alberi di Natale fatti con tappi di bottiglie di plastica, bicchieri trasparenti colorati a mano e barattoli di latta, grandi e piccoli, finemente decorati; contenitori allegramente colorati, di cartoncino o di plastica, di varie misure, per penne e matite; braccialetti e piccoli fiori di porcellana, conchiglie e borsettine di paglia; piastrelle decorate, da appendere alle pareti o da usare come sottopentola; piatti colorati e variamente decorati, da utilizzare come centrotavola o in tanti modi diversi.
Poi disegni, tanti e colorati, con scene di vita quotidiana, raffigurazione di favole, fiori, … . I bambini hanno davvero speso molto del loro tempo e della loro creatività per la manifestazione e la popolazione ha risposto con entusiasmo, già dal mattino, nonostante la giornata calda e soleggiata invitasse a scendere a Marina, in spiaggia.
Le manifestazioni come questa fanno capire che c’è fermento di educazione civica che presto potrà portare una inversione di tendenza, rispetto all’accumulo indiscriminato di rifiuti.
Dobbiamo credere, sperare, che questa realtà che ora appartiene ai piccoli borghi come Pisciotta, possa dilagare come un fiume in piena e abbracciare tutte le città del Sud.
Auguriamoci che ci siano in giro, per paesi e città, moltissimi insegnanti come quelli dell’Istituto Comprensivo Statale Alessandro Pinto, che abbiano la loro stessa lungimiranza e abnegazione professionale, nella guida dei nostri giovani verso stili di vita che li pongano in armonia con la natura.