Casa facile felice

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Zuppa di Calamaro

Antonietta 08/10/2012

Oggi ci occuperemo dei Calamari, come riconoscerli e come tirarne  fuori il primo e il secondo piatto. Il calamaro è un mollusco cefalopode che ha la testa distinta dal corpo simmetrico; possiede 8 braccia e 2 tentacoli con ventose. Nel corso della sua evoluzione ha perso la conchiglia, della quale resta solo una struttura trasparente, sottile e lunga quanto il corpo, detta Gladio.
La differenza sostanziale tra calamaro e totano è nelle pinne.
Il  totano ha le pinne corte tanto da formare quasi un triangolo sulla punta estrema del corpo, il calamaro invece, ha le pinne molto più strette e affusolate che si allungano anche oltre la metà del corpo (mantello).

 

 

 

 

 

La freschezza del calamaro, come del totano, si misura con la vivacità degli occhi che sono attenti e guardinghi per molto tempo ancora dopo essere stato catturato. I calamari, come quasi tutti i cefalopodi, sono trasparenti e lattiginosi quando nuotano tranquilli, diventano colorati grazie ai cromatofori della pelle, per uniformarsi all’ambiente nel quale nuotano o per difendersi da eventuali predatori.
Con la testa tentacolata e con le pinne, si può fare una zuppa saporita e gustosa da mangiare con bruschette o tocchetti di pane.
Se non amate la zuppa, potete farla asciugare ancora, fino ad avere un condimento abbastanza denso, adatto ad essere usato sulla pasta o con il riso.
Il corpo del calamaro può essere cotto alla griglia o in padella, da 5 a 7 minuti per parte, condito con salmoriglio o a piacere e servito come seconda portata.

Questo è il video della preparazione.

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